Da anni il Comitato Pendolari Palermo-Agrigento-Canicattì, che rappresento, chiede alla Regione Siciliana Assessorato Infrastrutture e Mobilità incontri così da presentare proposte e al fine di discutere delle problematiche inerenti al viaggiare con il treno, così come avveniva periodicamente fino a qualche anno fa con il precedente governo regionale. Tutto ciò non solo non è stato più organizzato, addirittura nessuno ormai risponde alle e-mail di Comitati e Associazioni regolarmente registrati che si sono sempre dimostrati collaborativi e propositivi. All’unico incontro organizzato dopo tante insistenze e dopo essermi presentata direttamente in Assessorato per avere una data, l’Assessore Aricò ha dato buca ai presenti lasciando il tavolo di confronto alla presenza di Tecnici regionali, Comitati, referenti Trenitalia e Rfi. In quell’unica occasione (febbraio 2024) fu promesso che vi sarebbero stati almeno due incontri l’anno come era usuale prima, ma è passato un altro anno e nessuno ha più visto o sentito qualcuno interessarsi ai problemi dei viaggiatori.
Come se non bastasse, dalla riapertura della linea Palermo-Agrigento dopo i lavori estivi durati da giorno 8 giugno a giorno 9 settembre 2024 per potenziare l’infrastruttura tramite manutenzione straordinaria tra Agrigento Centrale e Roccapalumba-Alia che ha comportato la sospensione della circolazione tra queste stazioni (con viaggiatori e turisti che hanno dovuto utilizzare gli autobus sostitutivi), la situazione è anche peggiorata: con cadenza quasi giornaliera vi sono rallentamenti, ritardi, problemi tecnici all’infrastruttura, soppressioni.
A dire ciò non sono solo i Pendolari della tratta (i più numerosi in Sicilia, secondi solo ai viaggiatori della Città metropolitana di Palermo) che giornalmente viaggiano per motivi di lavoro, studio e salute che addirittura hanno firmato una petizione (ben 370 firme raccolte in pochi giorni, escludendo i minori, coloro che lavorano in vari settori della Regione e delle ferrovie, forze dell’ordine che viaggiano gratuitamente) affinché la loro voce venga ascoltata, ma anche i dati che raccolgo giornalmente dal giorno della riapertura della linea al 31 gennaio. I dati sono sconvolgenti, ho calcolato (escludendo i giorni di sciopero e allerta rossa) 14331 minuti di ritardo e 83 treni soppressi in meno di 5 mesi! In tutto ciò, il dato è da ritenersi in difetto sicché alcuni giorni è stato impossibile rilevare i ritardi a causa di miei impegni personali.
Come si può vedere dai grafici ( https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:64ff1708-fcf6-4221-98f2-50e3a896873a ) per documentare tale problematica i dati relativi ai ritardi (espressi in minuti) sono stati estratti da un file Excel contenente sei fogli, cinque mensili e uno riepilogativo.
I fogli mensili contengono i dati relativi ai mesi di settembre/2024, ottobre/2025, novembre/2024, dicembre/2024 e gennaio/2025, mentre il foglio riepilogativo contiene un riepilogo dei ritardi mensili.
Ogni foglio include una tabella con il numero del treno, i ritardi e le soppressioni giornaliere.
Per concludere, l’Assessore Aricò e i componenti della Commissione Ars non possono continuare a ignorare i viaggiatori, il Comitato attende di essere convocato.
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:64ff1708-fcf6-4221-98f2-50e3a896873a
Si ringrazia per la collaborazione alla stesura del report Lorenzo Riccobono, Francesco Mondi, Baldo Barbera.
Ringrazio i numerosi pendolari che si sono adoperati per la raccolta firme.
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